Pagine

sabato 18 dicembre 2010

VANDALI IN CASA


CITTADINI AREA FIORENTINA

COMITATI DEI CITTADINI – FIRENZE


           
I "vandali in casa" a Firenze
I luoghi da salvare dimenticati dal Sindaco:
101. Via Arnoldi-Bellosguardo




Poiché da anni, e con argomentazioni circostanziate, insieme ad altre associazioni ambientaliste come Italia Nostra, stiamo denunciando (per adesso senza alcun esito) l'assalto speculativo alle colline di Firenze tutelate da un vincolo diretto con Decreto Ministeriale 1951 (che istituisce il Parco delle Colline storiche Nord e Sud), vincolo riconfermato dai PRG di Firenze del 1962 e del 1998, dal PIT della Regione Toscana adottato come piano paesaggistico dal Consiglio Regionale nel 2009, vorremmo affidare questa denuncia ad una sequenza di immagini che forse spiega meglio delle parole quello che è successo e sta succedendo davanti ai nostri occhi in via Arnoldi (Soffiano) sotto la Collina di Bellosguardo.
La prima foto mostra cosa era stato fatto all'avvio dei lavori nel cantiere di Via Arnoldi inserito nel Piano dei 20.000 alloggi in affitto nel giugno del 2006. Questa situazione, per le difficoltà dell' impresa ad accedere all'area del cantiere da una via privata e a causa di una sentenza del TAR del novembre 2006, è arrivata in questo stato.


Fig. 1 A seguito di una sentenza del Consiglio di Stato del 2008 che annullava quella del TAR, tra la fine di giugno e i primi di settembre 2010 ecco cosa si è realizzato
                    
        
Fig. 2  Questa nuova colata di cemento, su progetto Bartoloni/Quadra, si è compiuta proprio sotto la nuova amministrazione Renzi, nonostante un ordine del giorno votato all'unanimità dal Consiglio di Q4 del 7 luglio che chiedeva in via precauzionale la sospensione dei lavori e nonostante un'interrogazione circostanziata del consigliere Tommaso Grassi del 3 luglio.
Ma la cosa più grave è che non si siano adottate misure cautelative di sospensione dei lavori nemmeno di fronte al rinvenimento a luglio di resti archeologici lungo il lato est del cantiere.




Ecco la sequenza di tre immagini che documentano la situazione dell' area fra giugno e settembre 2010 quando i lavori sono stati sospesi su richiesta della Soprintendenza Archeologica.

Fig. 3   lato est dello scavo all'inizio di giugno 2010.



Fig. 4   idem luglio 2010 dopo il primo intervento della Soprintendenza archeologica









Fig. 5     idem settembre 2010, dopo il blocco del cantiere




           


Ma per gli amministratori comunali va tutto bene: anzi, la Commissione Comunale del paesaggio, riunitasi sollecitamente l'8 luglio, ha espresso un nuovo parere favorevole alla cementificazione della collina di Bellosguardo (ignorando tra l'altro completamente quanto prescritto nel PIT – Piano paesaggistico adottato dalla Regione Toscana solo un anno fa). Presentato il parere alla competente Soprintendenza ai beni architettonici e del paesaggio di Firenze, nonostante il palese contrasto con quanto prescritto dal PIT/Piano paesaggistico del 2009 e nonostante i ritrovamenti di resti importanti di una villa di epoca romana, di un pozzo di epoca post-medievale e di un insediamento forse dell'età del bronzo, ha ricevuto l'avallo attraverso la pratica del silenzio assenso.

Le immagini e le informazioni riportate, oltre allo sdegno che dovrebbero suscitare nell'opinione pubblica,  per la violenza fatta a beni comuni di primaria importanza che dovrebbero essere tutelati in primis per quanto prescritto dall'art. 9 della Costituzione suggeriscono solo una triste considerazione: nonostante le altisonanti dichiarazioni il Sindaco di Firenze fra le persone da rottamare non ha sicuramente messo i cementificatori del territorio fiorentino.

Nessun commento: