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sabato 21 gennaio 2012

RIPARLIAMO DI TRAMVIE



RIPARLIAMO DI TRAMVIE
 
Il progetto della Linea 3 in zona StatutoRecentemente su "La Nazione" il Sindaco Renzi ha dichiarato che la Linea 3 della tramvia sarà la continuazione, tramite via Valfonda, della Linea1. In questo modo - ha detto - si potrà raggiungere Careggi da Scandicci e viceversa senza dover scendere dal tram.
Renzi dimentica Firenze e quella parte di area metropolitana che, superando per popolazione di due volte e mezzo la "città della piana" (Scandicci, Sesto, Campi, Signa, Calenzano), è costretta a raggiungere Careggi con tortuose gite in autobus o con un trasbordo in P.za della Stazione. (1)
 
Il sistema tranviario che si realizzerà non risolve due esigenze fondamentali per la mobilità dei fiorentini: il superamento della strozzatura Est-Ovest (Libertà-Ponte Rosso-Le Cure) e l'accessibilità al centro storico. Le aggrava anzi distruggendo le risorse che attualmente vi fanno fronte (Viali da Porta a Prato a P.le Donatello, Nodo Fortezza e Nodo Libertà).
Con un investimento parziale (tre mezze linee a ovest) e senza alcun Piano della mobilità, si naviga a vista attivando una sola modalità di trasporto (le tramvie). Non sappiamo se l'inutile Linea 3 verrà mai conclusa; sappiamo però che farà molti danni materiali (2) ed economici. I cantieri coincideranno con la fase più critica della realizzazione della stazione Foster e del tunnel per l'AV gravando pesantemente sulle attività produttive e commerciali.
Per la costruzione delle due linee, si utilizzerà il Project financing, uno strumento finanziario che a Firenze ha sempre portato vantaggio agli investitori privati i quali, a causa di un'istituzione pubblica assente e/o incompetente, determinano le scelte di fondo e ipotecano il bilancio comunale
Anche per il progetto della Linea 2, le cose non vanno meglio (3). Ci sarà anche qualche problema nella sovrapposizione delle linee (4),
Neanche le connessioni con il sistema ferroviario funzionano. Chi, sceso alla Foster e risaliti 25 m. di dislivello, raggiungerà la Linea 2 per la stazione di SMN, dovrà poi salire 17 gradini per entrare nell'edificio di Michelucci. In alternativa il collegamento ferroviario Foster - S. M. Novella non avrà frequenze inferiori ai 15 min. Risultano problematiche le altre intersezioni: a Statuto (5) e a Peretola (6). Non c'è connessione con la stazione di Campo di Marte, dove attualmente fermano diversi treni AV.
l sistema tranviario di Firenze è il risultato di una catena di errori compiuti dalla metà degli anni '90 in poi e di una politica asservita alle lobby economiche più che interessata al merito delle questioni.
Sembra tardi per fermare tanta sconsiderata baldanza o per mitigarne i danni, ad esempio modificando la Linea 2 a Novoli e nel nodo Belfiore, oppure valutando, in sostituzione della Linea 3, la fattibilità della prevista Linea 5 (Careggi – Manifattura Tabacchi), per raggiungere così la Linea 4 (Leopolda - Cascine).
Non è tardi invece per un bilancio politico di questo gruppo di decisori pubblici che, in quattro legislature consecutive, ha attuato un sistematico dissesto urbanistico di una città appartenente al Patrimonio Mondiale dell'Unesco. Adesso si vorrebbe dargli il colpo di grazia dichiarando, come fa Massimo Mattei, (super Assessore alle Infrastrutture e Grandi Opere, Manutenzioni e Decoro, Trasporto pubblico locale), che questi progetti non si possono più discutere.
 
 
FERMIAMOLI, PRIMA CHE DISTRUGGANO DEL TUTTO FIRENZE!
IMPEDIAMO L'AVVIO DELLA FUTURA LINEA 3!
PRETENDIAMO UN VERO DIBATTITO PUBBLICO SUL PROGETTO TRANVIARIO E SULLE ALTRE OPERE INFRASTRUTTURALI!
 
(1) Valga per tutti il caso della quasi defunta Linea 14, fino a poco fa una delle più utili, frequentate e con le migliori prestazioni.
 
(2) Il progetto esecutivo della Linea 3 (con la variante Valfonda) comporta:
  • il probabile abbattimento dei pini di Piazza della Stazione lato arrivi
  • la ricostruzione del muro di cinta di villa Vittoria in via Valfonda con manomissione del giardino
  • il sacrificio di piazza Beslan davanti alla Fortezza da Basso
  • il sacrificio di diversi alberi adiacenti al Giardino con la vasca.
  • la creazione di 2 sottopassi stradali– Milton/Strozzi e Strozzi/Lavagnini - che proseguiranno la grave alterazione del sistema dei viali del Poggi, iniziata con gli interventi di P.za Vittorio Veneto e viale Strozzi
  • la creazione di un ponte bailey sul Mugnone per il passaggio provvisorio delle auto durante i lavori
  • il sacrificio di tutti gli alberi delle vie Statuto, Guasti, Gianni, Tavanti e p.ze Viesseux e Leopoldo e loro reimpianto laterale
  • un nuovo sottopasso stradale della ferrovia all'altezza di via Crispi
  • un nuovo ponte sul Mugnone tra via Crispi e via Leone X
  • l'abbattimento delle piante residue del v.le Morgagni presso Piazza Dalmazia
(3) Ecco alcune criticità:
  • in partenza da Peretola non si giustifica l'uso della "strettoia" di via di Novoli e l'esclusione di Palazzo di Giustizia e Università dal tracciato
  • il progetto di cavalcavia per collegare via di Novoli e via Buonsignori, superando il Ponte di S. Donato, Mugnone e Terzolle è incongruo da tutti i punti di vista
  • appare stravagante l'uscita della tramvia dalla palazzina del Mazzoni e gravemente insufficienti le soluzioni per la circolazione nel nodo Belfiore
  • la variante Valfonda finirà in P.za della Libertà, senza servire tutto il centro e paralizzando quel nodo nevralgico.
(4) Nel tratto Rosselli-Alamanni e nel tratto Stazione-Valfonda-Lavagnini
(5) Con uno sdoppiamento della fermata, senza connessione con SMN e potendo al massimo servire i treni di NTV qualora FS non permettesse il loro passaggio dalla Foster
(6) Tra v.le Guidoni, dove la tramvia è in trincea, e v.le Luder, dove la ferrovia è in curva e sopraelevata.                             

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