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giovedì 7 giugno 2012

LUIGI MARRONI, IL FIGLIO DEL SISTEMA SANITARIO TOSCANO

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LUIGI MARRONI, "FIGLIO
DEL SISTEMA SANITARIO TOSCANO":
non c'è limite al peggio !

   

"Dopo due anni rimetto piede in ospedale, nella nuova maternità di Careggi. E c'è anche un 'neonato', il nuovo assessore Luigi Marroni, un figlio del sistema sanitario toscano". E' quanto ha affermato, il presidente Rossi alcuni giorni fa durante la cerimonia di inaugurazione della maternità di Careggi, accompagnato dal neo-neonato assessore Luigi Marroni.
Anche se non succede spesso, non possiamo che concordare con Rossi: Luigi Marroni, promosso a ricoprire ruoli di responsabilità nella sanità regionale, è una vera e propria invenzione del sistema politico toscano. Spulciando il suo curriculum ufficiale non possiamo non notare che fino al dicembre del 2003 il nostro si è occupato quasi esclusivamente di trattori e affini, dirigendo aziende del gruppo Fiat, in Italia e all'estero. Niente a che vedere con il settore in cui attualmente è impegnato.
La metamorfosi avviene a partire dal gennaio 2004 ad opera dell'accoppiata Martini&Rossi: il bruco ingegnere meccanico si trasforma in un'agile farfalla che inizia a volteggiare tra gli innumerevoli incarichi della sanità toscana, compresa la nomina alla direzione dell'ASL fiorentina, che, pur tra tante perplessità sollevate dalla stampa locale, viene riconfermata nel 2009.
Il "figlio del sistema sanitario toscano", in realtà figlio del duo Martini&Rossi, si fa notare per una disinvolta amministrazione, mentre in molti di noi si è radicato un dubbio: come è possibile che chi abbia maturato esperienze di management industriale in casa Fiat possa poi essere chiamato dai vertici politici regionali a dirigere la Sanità fiorentina? Ci sembra ovvio affermare, ma per alcuni non lo è, che trattori e malati non sono proprio la stessa cosa! E le conseguenze di questo equivoco sono ben visibili!
"Vedrete che vi sorprenderà. E' stato un direttore ASL molto capace", ha recentemente sentenziato Rossi, certamente sì, però in una direzione che si qualifica decisamente come neoliberista.
L'ASL fiorentina infatti si è contraddistinta da un lato per l'assenza di un decente piano di risanamento e di rilancio della sanità locale (a che servono i manager se poi non assolvono a questo compito?), dall'altro per il taglio di alcuni servizi essenziali e la svendita del patrimonio immobiliare pubblico.
L'imperativo da parte dell'ASL è stato quello di fare cassa sottacendo le vere cause che hanno determinato i disavanzi, riconducibili non solo ai tagli dei trasferimenti nazionali ma anche, come emerso di recente, a una gestione poco oculata e a sprechi inaccettabili: vedi le spregiudicate quanto discutibili acquisizioni immobiliari (Villa Iris, edificio al Ponte di Mezzo, ecc.), gli appalti e le convenzioni di servizi ai privati palesemente antieconomici rispetto al loro mantenimento in ambito pubblico, gli stipendi stellari dei dirigenti. A pagare ancora una volta saranno gli incolpevoli utenti dei servizi socio-sanitari e gli operatori del settore.
La ASL sta smantellando presidi sanitari di quartiere e strutture, anche di recente ristrutturazione, perfettamente funzionanti e ritenute di eccellenza dai dirigenti stessi, come è il caso della Residenza per anziani "Le Civette", o il presidio sanitario Santa Rosa, o l'ospedale Torregalli, dichiarato fiore all'occhiello della sanità toscana e poi improvvisamente divenuto edificio da demolire e ricostruire.
L'alienazione del patrimonio immobiliare pubblico (vedi l'elenco qui sotto), in un  mercato in crisi come quello attuale che frena le acquisizioni e abbassa i valori immobiliari, di fatto equivale alla sua svendita, a una colossale operazione di trasferimento di risorse al privato, a danno della collettività. Il tutto con il pieno avallo delle stesse istituzioni politiche preposte alla tutela degli interessi generali quali la Regione e il Comune.
Quando Rossi afferma che apprezza lo spirito di servizio del neo assessore, forse ha in mente proprio questo genere di servizi, fondati sul puro calcolo economico e ben lontani dal garantire alle persone il diritto irrinunciabile alla salute.
A Rossi vogliamo ricordare che già alcune sue nomine precedenti, quali quelle di coloro che sono indicati come i responsabili del colossale ammanco della sanità di Massa, sono state a dir poco deludenti.
Che non debba rimanere deluso anche di questa ......

Curriculum Vitae ing. Luigi Marroni: clicca qui

ASL 10 di FIRENZE - ELENCO IMMOBILI DA ALIENARE - 2011/2013





Firenze
Ex ospedale S. Giovanni di Dio - B.go Ognissanti
28.200.000
Presidio ASL - L.no Santa Rosa
15.000.000
Via della Piazzola
10.200.000
Ex o. p. di San Salvi (5 edifici)
21.000.000
Presidio Via Chiantigiana
1.121.976
Presidio Via della Cupola
2.300.000
Centro diurno "La Chiocciola" – Le Piagge
940.000
Istituto Demidoff – Via S. Niccolò – Res. assistite *
Istituto Sant'Agnese – Residenze assistite *
Borgo San Lorenzo
Residenza protetta – Via Falcucci
2.000.000
S.E.R.T.
260.000
Calenzano
Presidio P.zza della Costituzione -
711.000
Presidio P.zza del Ghirlandaio
326.000
Fiesole
Ex ospedale S. Antonino
7.800.000

Figline Valdarno
Casa Landozzi
798.000
Il Lazzeretto
233.000
Magazzino
72.000
Greve
Residenza Assistita "Rosa Libri"
6.015.000
Impruneta
Fattoria coop. sociale "Le Rose"
3.232.000
Presidio Via Papa Giovanni XXIII
700.000
Lastra a Signa
Residenza Assistita "Ex Alpha Columbus"
6.000.000
Marradi
Ex ospedale San Francesco
3.000.000
Residenza Assistita "Villa Ersilia"
2.400.000
Pelago
Presidio Via Bettini
2.500.000
Pontassieve
Radiologia – Via Palagi
400.000
Rufina
Presidio Via Bonanni
400.000
Sesto Fiorentino
Ex Sanatorio Luzzi
17.000.000
Presidio Via Gramsci
5.800.000
Vaglia
Ex ospedale Banti
6.500.000
144.908.976
                                     * N. B. – Proprietà dell'Asp Montedomini

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