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lunedì 17 settembre 2012

TANTO TUONO' CHE PIOVVE


CITTADINI AREA FIORENTINA
COMITATI DEI CITTADINI - FIRENZE
TANTO TUONO' CHE PIOVVE
 Un decreto governativo annunciato da nove mesi
e una lettera sul Servizio Regionale Ferroviario
La Commissione UE si è astenuta sul Regolamento attuativo dell'art. 184 del D.Lgs 152/06 (Testo Unico sull' Ambiente), presentato a suo tempo dai Ministeri dell'Ambiente e delle Infrastrutture e trasporti, che permette di  trasformare tutte le porcherie degli scavi per le grandi opere (calcestruzzo, bentonite, polivinicloruro, vetroresina, miscele cementizie ed additivi) in sottoprodotti, cioè terre riutilizzabili. In tal modo il decreto della Regione Toscana, che aveva classificato come rifiuti le enormi quantità di terre che produrrebbe lo scavo del Passante AV di Firenze, non sarebbe più di ostacolo all'avvio dei lavori.
Questa astensione della Commissione UE ha avuto il plauso unanime dei costruttori e del Presidente della Regione Enrico Rossi che intravedono lo sblocco dello scellerato tunnel ferroviario e anche di altre opere come il by pass del Galluzzo e la Variante di valico.
Da parte della UE non sono però da escludere interventi sanzionatori di altro genere dato che analoghe iniziative del Governo italiano in contrasto con la normativa comunitaria e con la stessa legislazione nazionale avevano causato in passato una condanna dell'Italia da parte della Corte europea di Giustizia.
Una volta però che il Decreto sarà comparso sulla Gazzetta Ufficiale, Ferrovie, Nodavia e i forti interessi costituiti attorno a quest'opera faranno di tutto per iniziare lo scavo quanto prima.
Indipendentemente dalla vicenda Passante AV e stazione Foster restano intanto irrisolti i tanti problemi del nodo ferroviario fiorentino, come ammesso ormai apertamente dalle stesse Ferrovie.
Proprio questi problemi sono l'oggetto di una lettera da noi inviata a luglio a quegli amministratori, associazioni e cittadini della Toscana più direttamente interessati al problema.
Riportiamo qui di seguito questa lettera.
La talpa per lo scavo montata a Campo di Marte 

Rendering della stazione AV dal piano dei binari

CONSIDERAZIONI SULLE CONSEGUENZE DEL SOTTOATTRAVERSAMENTO AV DI FIRENZE SUL SERVIZIO REGIONALE IN TOSCANA.
Se il sottoattraversamento AV di Firenze e la stazione Foster verranno realizzati chi provenendo da una qualsiasi città della Toscana o da una vicina regione cercherà una coincidenza con l'AV dovrà prevedere una perdita di tempo aggiuntiva compresa tra i 15 e i 30 min di doppio trasbordo e percorrenza per coprire, prima con una navetta (treno ordinario a binario unico) poi con scale mobili, la distanza di 1500 m. tra la stazione di S. M. Novella e l'imbarco sotterraneo alla Foster. Scompariranno così i vantaggi della situazione attuale per la quale a Firenze, nella stazione di testa o nelle due stazioni di transito, si ottengono, su piattaforme contigue e con percorsi minimizzati, tutti i collegamenti possibili tra AV e le destinazioni regionali, interregionali, o nell'area metropolitana. Si viene così a vanificare il privilegio, per tutta la Regione, di avere una fermata TAV a Firenze. Con la realizzazione del sottoattraversamento le attuali difficoltà della Regione Toscana per garantire dignitosi servizi regionali o metropolitani, tra cui anche la cosiddetta AV Regionale, aumenteranno a dismisura.  Nell'Accordo del 2011 per l'aggiornamento delle opere relative al Nodo ferroviario AV di Firenze tra Regione, Comune, Provincia e RFI, quest'ultima si era impegnata "ad individuare un binario tra gli esistenti, connesso e dedicato al collegamento diretto tra la stazione di S. M. Novella e la nuova stazione AV." Dopo la cancellazione della fermata Circondaria, conseguenza anch'essa di quell'Accordo, per il viaggiatore che vorrà raggiungere la Foster da S. M. Novella non resterà che quel "trenino" oppure un avventuroso trasbordo sulla Linea 2 della tramvia.  Sempre in base a quell'Accordo il Servizio Ferroviario Metropolitano integrato e coordinato col Servizio Ferroviario Regionale conseguibile, secondo quanto ha sempre sostenuto la Regione Toscana, "liberando i binari di superficie con i due binari sotterranei", risulterà invece del tutto aleatorio. Come da noi più volte sottolineato e come ora ammette la stessa RFI: "una volta realizzato il sottoattraversamento permarranno alcuni elementi di criticità che sembrano limitare la possibilità di esercire i diversi servizi di superficie". Il calendario degli impegni per i soggetti sottoscrittori doveva partire dalla definizione da parte della Regione e del Comune di Firenze del Programma dei servizi, cioè quali treni, per quali zone, in che tempi. Su questa base RFI avrebbe prodotto uno studio di fattibilità per definire in modo puntuale le caratteristiche del Modello di esercizio e una proposta di progetto orario a sottoattraversamento realizzato. A quasi un anno da quell'Accordo però di quel Programma spettante all'autorità politica non c'è traccia. RFI è così pienamente legittimata a non far niente.  E mentre niente si muove nell'attesa della conclusione o del naufragio della Grande Opera del sottoattraversamento AV (un'attesa che potrebbe prolungarsi per molti anni), le cose peggiorano di giorno in giorno senza che si adottino gli adeguamenti infrastrutturali e tecnologici necessari a superare le secolari criticità del Nodo. Criticità elencate in quell'Accordo dalla stessa RFI: 
  • due soli binari utilizzabili per i Servizi Regionali e Metropolitani tra Rovezzano e Campo di Marte tratta per la quale si ipotizza l'adozione del sistema a sezioni di blocco ridotte per aumentare la capacità)
  • due soli binari tra Campo di Marte e Rifredi in superficie per ospitare tutto il traffico di cintura
  • presenza di bivi fra Rifredi e Empoli con limitazioni per interferenza tra servizi

Ma anche :
  • coesistenza impossibile dei servizi AV e di quelli regionali e metropolitani sulla tratta Rovezzano-Valdarno nord con conseguente pesante penalizzazione delle relazioni con Arezzo e il sud della Toscana e col Valdarno Medio Superiore incompatibilità che per RFI potrebbe essere superata "valutando anche la possibilità di utilizzare treni regionali in grado di raggiungere velocità di 200 chilometri ora".
L'adeguamento del Nodo ferroviario fiorentino è un obbiettivo prioritario per assicurare l'accessibilità ai servizi nazionali da ogni parte della Toscana. A questo fine si deve prevedere l'ammodernamento di tutti gli apparati di segnalamento e controllo delle linee, l'aumento della alimentazione e delle sottostazioni per garantire accelerazioni e velocità commerciali adeguate, un adattamento delle stazioni ai nuovi servizi, l'acquisto di materiale rotabile idoneo, con alte prestazioni in termini di accelerazione ed incarrozzamento (cfr  ad es. RER parigina) . Si tratta di un grande progetto, per il quale impiegare parte dei 90 milioni che Ferrovie con quell'Accordo ha messo a disposizione del Comune di Firenze. Una "Grande opera" per la quale deve essere avviata una procedura per un Dibattito Pubblico in base alla Legge Regionale 69/07.

CITTADINI AREA FIORENTINA
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