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venerdì 28 febbraio 2014

METROTRAM




CITTADINI AREA FIORENTINA
COMITATI DEI CITTADINI - FIRENZE

METRO TRAM PER CITTA’

PICCOLE E POVERE

 

 

Una sommaria immagine del tracciato di metro tram

presentato da Prometeo Engineering per il Centro storico

 

 

Con colorI vari il sistema articolato di tratte che compongono la Linea 2 nel

documento di avvio del Regolamento Urbanistico.

A tratto nero sottile le altre linee in esercizio o in programma.

 

Organizzato dal “Comitato per la metropolitana e l’aeroporto di Firenze” (sic) di Mario Razzanelli e Giovanni Gentile il Convegno di sabato 22 febbraio “Trasporto pubblico nelle aree metropolitane” ha prodotto un interessante confronto tra recenti esperienze di linee metropolitane europee ed italiane (Napoli, Milano, Roma, Brescia). Ma la proposta per Firenze, presentata da Prometeo Engineering società di Roma specializzata nella costruzione di gallerie, non è stata all’altezza delle aspettative.

 

Si tratta di uno studio di “prefattibilità” già comparso sulla stampa locale, un percorso sotterraneo di 4 km che scendendo lungo via Circondaria, sottopassa il Mugnone all’altezza della stazione Foster, prosegue per Fortezza, Unità, Repubblica, S. Croce e risale poi in superficie sul Lungarno Pecori-Giraldi. Il vettore sarebbe sempre il “Sirio” adattato sotto il profilo antincendio, con alimentazione da terra e guida automatica nel tratto sotterraneo, ma con conduttore a bordo che si attiva nei tratti di superficie.

Sembra lo stesso tracciato che compare nel documento di avvio del Regolamento urbanistico fin dal gennaio 2013. Speriamo che non si basi su quello schema il progetto di fattibilità per il quale, secondo dichiarazioni del sottosegretario Erasmo D'Angelis, sarebbero stati promessi 200 milioni dal Ministro Lupi. La proposta presenta grossi problemi di esercizio e di sicurezza con gallerie molto piccole, accessi elementari e binario unico in corrispondenza delle fermate. Quanto alla capacità di trasporto risulterebbe molto sacrificata non riuscendo a superare, nonostante i rischi e gli investimenti, quella della attuale Linea 1.

 

Il minimalismo del progetto, contrasta con la complessità tecnica, i costi e i tempi di costruzione delle linee sotterranee presentate nel Convegno, soprattutto considerando la difficoltà di scavare “a deformazione zero” sotto i monumenti di Firenze. Nei costi del progetto fiorentino infatti non pare esserci compreso un monitoraggio degli edifici come quello in corso a Roma per la costruzione della Linea C. O come sta accadendo per la metropolitana cosiddetta delle tre A nel centro di Napoli, un esempio di riqualificazione del sottosuolo sicuramente interessante ma con costi molto alti.

 

Di quest’opera perciò sarà tutta da verificare la fattibilità, per non parlare della compatibilità idro-geologica con gli altri scavi programmati: il tunnel per l’Alta velocità e la stazione Foster. Nel Piano Strutturale di Firenze in sostanza coesistono soluzioni tra loro alternative visto che la Linea 2 di superficie (T2.0.SU) convive felicemente con quella sotterranea (T2.2.SO). Facendo di necessità virtù i tecnici del Comune dichiarano infatti di poter utilizzare lo sdoppiamento della Linea 2 all’altezza della stazione Foster per procurarsi un collegamento rapido con S.M.Novella. In altre parole la tramvia urbana sostituirebbe il people mover.

 

Purtroppo a distanza di 7 mesi dal nostro ultimo notiziario sull’argomento (Fiasco tramvie 2°) siamo sempre all’improvvisazione e all’esercizio della fantasia.

La Linea 3 e la Linea 2,  il cui inizio lavori è previsto per il prossimo aprile, sopravvivono grazie al project financing e ai 36 mln di finanziamento europeo.

Ma il tutto deve essere finito entro il 2019, pena la perdita dei finanziamenti. Il project financing però rende il contratto rigido e le alternative al passaggio dal Duomo devono essere attentamente validate dagli istituti di credito. La variante di superficie oltretutto è molto problematica sia dal punto di vista della circolazione che dal punto di vista ambientale: compromette Piazza della Libertà e i viali del Poggi, estendendosi con una “staffa” verso piazza S. Marco.

Che siano questi i veri motivi dell'incertezza tra il “sopra” e il “sotto” ?

 

CHIEDIAMO CHE PER UN’OPERA DI QUESTA RILEVANZA E COMPLESSITA’ SIA AVVIATA UNA PROCEDURA DI DIBATTITO PUBBLICO IN BASE ALLA L.R. 46/2013 SULLA PARTECIPAZIONE

 

chiedIAMO che ogni scelta in merito alle future linee tranviarie sia accompagnata dalla redazione, discussione e approvazione di uno specifico Piano della Mobilità e della sosta da anni promesso e mai  realizzato


CHIEDIAMO CHE QUALSIASI STUDIO DI FATTIBILITA’ SIA ACCOMPAGNATO DA UN SERIO PIANO ECONOMICO.

 

 



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