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mercoledì 10 settembre 2014

E’ ancora necessaria la realizzazione della terza corsia A1 da Firenze-Sud a Incisa?

             L’Autostrada che vogliamo
Comitato Cittadini per la difesa del territorio di Bagno a Ripoli
cccbaripoli@libero.it              http://digilander.libero.it/cccbaripoli/tuttautostrada.htm                                                                                                                                                 Spett.le
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Struttura Vigilanza Concessionarie Autostradali
Piazzale Porta Pia 1
00161 R O M A

Spett.le
REGIONE TOSCANA
Assessorato Infrastrutture e Mobilità
Via di Novoli, 26
50127 F I R E N Z E

Egr. Sig.
SINDACO DEL
COMUNE DI BAGNO A RIPOLI
P.za della Vittoria n. 1
50012 BAGNO A RIPOLI (FI)

PREMESSA

I cittadini di Bagno a Ripoli facenti parte di Comitati e Associazioni ambientaliste si sono riuniti in Assemblea presso il locale Circolo Ricreativo e Culturale di Antella (frazione direttamente interessata dai lavori) per discutere insieme ai rappresentanti delle forse politiche, invitate nell’occasione, sulla effettiva necessità di procedere all’inizio dei lavori per la realizzazione della terza corsia autostradale da Firenze–Sud a Incisa.
La stessa società Autostrade che ha relazionato nel Consiglio Comunale del 25 marzo u.s. sullo stato d’avanzamento delle procedure di esproprio, già in atto da più di un anno, non è stata in grado di esprimere certezze sui tempi di inizio e di realizzazione dei lavori su questa tratta suddivisi in tre lotti dei quali uno ancora privo di un progetto definitivo approvato.
In questo clima di incertezza la paura dei cittadini, in particolare di quelli direttamente interessati dagli espropri, è che si dia inizio ai lavori anche senza un impellente necessità dell’opera visto che
dopo l’ultimazione della terza corsia nel tratto Fi-Sud/Fi-Nord, non sono più stati registrati rallentamenti da a e per Incisa.
Sulla base di questi riscontri oggettivi i Cittadini di Antella e tra loro coloro che si riconoscono nel Comitato “L’autostrada che vogliamo” ritengono che realizzare la terza corsia possa ritenersi inutile a fronte di una spesa rilevante in momenti in cui le risorse ritengono debbano essere indirizzate per ben altre e più urgenti finalità.


Credono pertanto che possano esserci tutte le condizioni per chiedere a codesto Ministero, quanto meno di valutare una ragionevole moratoria dell’inizio lavori evitando di anticipare inutilmente i disagi per le popolazioni interessate.
Stabilire semmai periodici tempi di verifica della eventuale necessità dell’opera evitando in parte tutte le ansie e le preoccupazioni delle popolazioni interessati derivanti dal non conoscere il loro destino futuro.

NARRATIVA

Già a suo tempo, nel 2005, le osservazione al progetto redatte da Comitati, Partiti, Associazioni ambientaliste e privati cittadini avevano espresso contrarietà a realizzare la terza corsia con i criteri del D.M. (Lunardi) 22 Aprile 2004 in attraversamento di aree antropizzate e caratterizzate da un raffinato paesaggio collinare, ribadendo anche l’assurdità nel continuare a considerare questa arteria come l’unica strategica per il collegamento nord-sud  del traffico su gomma senza pensare invece a un piano dei trasporti che prevedesse il treno e le autostrade del mare nel futuro dell’Italia.
Si ricorda che nel periodo ante crisi l’80% del traffico era costituito da mezzi pesanti con oltre 100.000 transiti giornalieri. Oggi, in questo periodo di crisi la riduzione del traffico si aggira intorno al 34%, tornando ai livelli degli anni ’90, ma i dati economici ci dicono che forse ottimisticamente potrebbe tornare sui livelli ante crisi non prima di 10 anni, ipotizzando crescite PIL del 1%/anno, senza considerare l’effetto di alleggerimento che nel frattempo si prevede derivare dalla ultimazione di altre direttrici stradali e da altre modalità di trasporto sia ferroviario che via mare, che sono in programma.
Lo stesso Decreto di VIA del 17-12-2008 che autorizzava l’opera, tra le considerazioni, ribadiva la priorità nel realizzare il tratto Barberino-Fi/Nord-Fi/Sud  ammettendo invece che da Fi/Sud a Incisa “la domanda di trasporto afferibile a tale tratto non ha certamente gli stessi connotati di criticità dei tratti autostradali posti a Nord, sia perché la realizzazione delle corsie di arrampicamento a ridosso del Colle di San Donato nel tratto centrale dell’intervento…sul finire degli anni ’80, aveva già dato risposta, anche se parzialmente al deficit di capacità che l’infrastruttura originaria aveva mostrato..”
La narrativa del Decreto VIA  introduceva poi aspetti che giustificavano l’intervento solo per garantire caratteristiche geometrico-funzionali dettate dal decreto 67 del 22 aprile 2004 a modifica del DM 6792 del 5 novembre 2001 tralasciando invece la necessità ben più importante di operare una ambientalizzazione, dell’opera originaria, mai neppure abbozzata.

CONCLUSIONI

L’Assemblea ha riconfermato le suddette perplessità aggiungendo che oggi si rischia veramente di realizzare un’opera inutile sottoponendo la popolazione a disagi decennali magari con il rischio che si realizzino solo i lotti già progettati. Non vorremmo infatti che i lavori non iniziassero mai per il terzo lotto con progetto ancora da approvare, costituito da quello  più costoso comprendente la galleria del S. Donato.

Altro aspetto che tuttavia riteniamo positivo è costituito dal fatto che dal 1° ottobre 2012 le attività di vigilanza sull’esecuzione dei lavori di costruzione delle opere date in concessione e di controllo della gestione delle autostrade, che erano in capo ad Anas, e il personale dell'Ispettorato di Vigilanza Concessioni Autostradali dell’Anas (IVCA), sono stati trasferiti al Ministero delle Infrastrutture dei Trasporti, in base all’art. 36 del D.L. n. 98/2011, convertito in L. n. 111/2011 e s.m.i., e dell’art. 11, comma 5, D.L. n. 216/2011, convertito in L. n. 14/2012 e s.m.i.
Nel contesto di una visione più ampia e completa che questo nuovo assetto direttivo può garantire riteniamo che le previsioni riguardo a questo tratto possano essere meglio riconsiderate mettendo insieme aspetti economici e priorità infrastrutturali che non sono certamente costituite dalla terza corsia tra da Firenze Sud a Incisa. È preferibile pertanto che le risorse destinate a quest’opera che risulterebbe inutile vengano destinate, oltre che al già ricordato potenziamento del trasporto ferroviario e marittimo, al miglioramento della situazione esistente, visto che l’autostrada attuale ha già un impatto ambientale insostenibile anche senza la terza corsia.
Insomma in un contesto di incertezza totale l’Assemblea, in mancanza di un interessamento diretto delle istituzioni a esplorare questi aspetti ma preferendo restare ad aspettare gli eventi, perpetuando le ansie dei cittadini direttamente interessati dai lavori, ha deciso di redigere due lettere: una da  inviare subito al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti  e p.c. alla Regione Toscana e un’altra al Sindaco del Comune di Bagno  a Ripoli.
Con questo documento si intende:
 incalzare il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti  per conoscere lo stato dell’arte del progetto esecutivo oramai fermo da oltre un anno presso i loro organi competenti, evidenziando che se i motivi di tale stallo fossero quelli da noi prospettati, i cittadini auspicherebbero quantomeno una moratoria dei lavori con successivi step di verifica;
sollecitare l’Amministrazione Comunale a fare lo stesso coinvolgendo in un contesto più ampio anche le altre Amministrazioni locali interessate per mettere un punto fermo sul fatto che fino alla definizione esecutiva dei progetti di tutti e tre i lotti non si dia inizio ai lavori ed in ogni caso il lotto da cui iniziare sia quello comprendente la galleria del S. Donato.
  
Per il COMITATO PER L’AUTOSTRADA CHE VOGLIAMO

Sergio Morozzi

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