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venerdì 23 gennaio 2015

ECCE POGGI

ECCE POGGI
150 anni fa la capitale a Firenze
Quale eredità?

Proprio mentre ci si prepara alle celebrazioni per i 150 anni di Firenze Capitale i Viali di circonvallazione, l'opera urbanistica più importante dell'architetto e ingegnere Giuseppe Poggi che di quella stagione è primo interprete ed autore, vanno incontro a deliberata  e definitiva distruzione.

La "Passeggiata lungo le Mura" concepita da Poggi come monumentale cerniera tra città vecchia e città nuova, sequenza di vedute architettoniche e vegetali per risarcire la perdita delle mura e compensare una certa angustia del centro, sono oggi un' assordante tangenziale urbana. Lungo i decenni essi sono stati oggetto di un crescendo di mutilazioni e indegne protesi di cui abbiamo più volte reso conto. Ma il colpo fatale sta arrivando con la realizzazione delle due nuove linee tranviarie che trasformeranno per sempre gli originari "boulevards" nella sede di una metropolitana di superficie, producendo insanabili fratture, lunghe trincee e file di pali con conseguente perdita di alberate a ridosso di un Centro Storico bisognoso di ricuciture e di risanamento ambientale.

Anche  il Viale dei Colli, proseguimento dei Viali nell'Oltrarno, creazione nobile ed originale del Poggi, che da Porta Romana si snoda per circa 6 chilometri fino a Piazza Ferrucci è oggi ridotto ad una rumorosa e avvelenata circonvallazione. Le siepi che delimitano la carreggiata sono in gran parte perdute, il selciato e gli arredi ottocenteschi appaiono in rovina; l'incuria, l' abbandono e l' incolto dominano sovrani. La visione delle rampe che da Porta S. Niccolò si inerpicano verso il Piazzale Michelangelo è degna di Piranesi, con in più rifiuti, transenne, acqua putrida. Il Piazzale Michelangelo, in origine luogo della contemplazione, del richiamo alle memorie letterarie e michelangiolesche, è oggi un parcheggio scambiatore e pur volgendo lo sguardo al celebre panorama non si può non notare lo stato malfermo e rugginoso della balaustra e le fenditure nel marciapiede per la mai sanata frana della collina.
  
Per iniziare a conoscere tutto ciò guardate il nostro breve filmato www.youtube.com/watch?v=Ugq4j3NiPKU dedicato al Viale dei Colli e magari diffondetelo sulle vostre reti.
Puoi anche vederlo sul nostro sito insieme all'articolo: https://cittadiniareafiorentina.wordpress.com
  

Il giardino del Bobolino ieri …
 A proposito del "Bobolino" lo storico Guido Carocci così scriveva nel 1872: "E' un bellissimo giardinetto intersecato da viottole tortuose, abbellito da aiole piene di piante e di fiori, accomodati e piantati con un gusto squisito.  Un laghetto incantato in mezzo al quale  zampilla un getto purissimo d'acqua e nel placido specchio del quale si riflettono le rigogliose piante e le rocce artificiali che lo circondano, serve a render più gaio codesto superbo giardinetto". Così Carocci definiva il Piazzale Galileo: "Uno dei più bei punti della magnifica passeggiata".

…. e oggi
 Oggi quel luogo amato in passato dai fiorentini, dai turisti e dalle coppie di sposi è spento e trasandato. Salendo verso il Piazzale Galileo i due edifici del monumentale ingresso alla scalinata sono scomparsi dietro vecchie incastellature decorate da generazioni di writers e il disegno elegante delle gradinate si perde tra il terreno dilavato e la vegetazione spontanea.
 quello che è stato il testamento urbanistico di Giuseppe Poggi, cresciuto nelle circostanze eccezionali ed irripetibili di una capitale europea mancata, MESSO A REPENTAGLIO DA PROFONDE E RADICALI TRASFORMAZIONI DELLA CITTA', finirà dimenticato per la gretta visione dei nostri amministratori e, in ultima analisi, anche nostra ?
Un fatto è certo: così continuando sarà la periferia, SVILUPPATASI CAOTICAMENTE E IMPRONTATA ESSENZIALMENTE A LOGICHE SPECULATIVE, ad imporre le sue regole insediativE alla città antica, e non viceversa. La distruzione dei viali COMPLETA QUELLA GIA' DA QUALCHE ANNO IN ATTO del centro storico di Firenze.

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