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mercoledì 25 marzo 2015

GRANDI OPERE E CORRUZIONE




CITTADINI AREA FIORENTINA
COMITATI DEI CITTADINI - FIRENZE


PUBBLICATO SU: http://cittadiniareafiorentina.wordpress.com/

 

 GRANDI OPERE:

A FAR SISTEMA E' LA CORRUZIONE

 

 

Commentando nei giorni scorsi la nuova maxi inchiesta della Procura di Firenze sulle tangenti per Tav, Expo e altre opere il Sindaco Nardella ha detto "che i fiorentini hanno il diritto di sapere cosa si vuole fare con la Tav", dimenticando che probabilmente in Toscana non c'è quasi più nessuno a volere quell'opera e che lui per primo dovrebbe adoperarsi perché la città esca al più presto da questo maleodorante vicolo cieco.

 

Il Presidente Rossi da parte sua, ha tuonato contro "le Grandi opere e il falso mercato dei parassiti di Stato", dimenticandosi di chiedere che i lavori per il Tav, di fronte all'esplodere di un' inchiesta devastante che ha per epicentro Firenze, si fermino immediatamente, come da più parti si chiede.

 

Del resto, all'indomani del rinvio a giudizio di 32 persone nella prima tranche dell'inchiesta della Procura, lo stesso Rossi così si esprimeva davanti alle telecamere: "Per fare un grande salto sulla puntualità dei treni per i pendolari bisogna fare questo sottoattraversamento, bisogna procedere con i lavori, punto e buona giornata a tutti !"  http://video.repubblica.it/edizione/firenze/lavori-tav-rossi-sbotta-bisogna-procedere-non-possono-pagare-i-pendolari/191960/190922

 

Senza ripercorrere qui la ventennale vicenda del sottoattraversamento TAV, è proprio questo convincimento della Regione, circa la rilevanza di quell'opera (concepita in epoche di PIL crescente) per migliorare la puntualità dei treni regionali nel Nodo di Firenze, che va smentito. E' da tempo emersa piuttosto la sua futura nocività, soprattutto della stazione Foster, per la puntualità dei più di 200.000 passeggeri che transitano ogni giorno sulle ferrovie toscane.

 

Occorre quindi dedicare subito quelle risorse al potenziamento dei servizi di bacino partendo dal miglioramento dell'infrastruttura esistente, secondo quanto già previsto dall'Accordo che, nel 2011, l'allora Presidente della Provincia Renzi e lo stesso Rossi sottoscrissero con Ferrovie.

 

Sorprende che la Regione, titolare delle competenze in materia di trasporto locale, già lambita dalle indagini per la vicenda dello smaltimento delle terre, di fronte all'esteso sistema truffaldino che si va profilando e ai gravissimi reati contestati, non abbia fatto due o tre cose a nostro avviso fondamentali e che ancora una volta l'invitiamo a fare:

Pretendere la cessazione di tutte le opere e l'abbandono di questo progetto

Concentrarsi sulla definizione del "modello di esercizio del Nodo", ripartendo dall'Accordo mai attuato del 2011 e permettendo a tutti di valutare e confrontare tra loro le diverse soluzioni

Impegnarsi per il progressivo adeguamento del Nodo in rapporto alle esigenze di mobilità della regione e dell'area metropolitana attraverso il miglior uso delle risorse.

 

 

 

 

 

 

 

 

 







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