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giovedì 11 febbraio 2016

VIALE TALENTI: SI INTERROMPE LA TRAMVIA




                                                                                                                                                 
CITTADINI AREA FIORENTINA
      COMITATI DEI CITTADINI - FIRENZE

PUBBLICATO SU: cittadiniareafiorentina.wordpress.com


VIALE TALENTI: CEDE NUOVAMENTE IL SOTTOVIA, SI interrompe LA TRAMVIA
criticità per i collegamenti viari della zona
A 6 anni dall' inaugurazione della Linea 1 della Tramvia un nuovo grave problema riguarda questo nodo viario per l'ingresso da sud-ovest alla città.
Il problema era già emerso chiaramente proprio due anni fa. In occasione del cedimento del muro di contenimento nord all'imboccatura del sottopasso, come Comitato dei cittadini, sia negli incontri ufficiali avvenuti nelle commissioni del Quartiere 4, sia in un nostro notiziario del 20 gennaio 2014 (si veda nell'archivio Notiziari del blog) avevamo denunciato come anche l'altro lato, quello a fianco dei binari della tramvia, si fosse mosso e fosse interessato da lesioni passanti per tutta la sua altezza.  
Dalla stampa dei giorni scorsi (due articoli di Repubblica sabato 6 e domenica 7 febbraio) abbiamo appreso che da allora, per questo lato del sottopasso, non è stato fatto nulla, e che solo la lettera della Gest S.p.A (società che si occupa della costruzione e della gestione delle linee tranviarie) scritta evidentemente per tutelarsi da eventuali danni, ripropone drammaticamente il problema.
Ricordiamo brevemente che il sottopasso sotterraneo che collega viale Talenti a viale Etruria è stato costruito nel 1973 e che i nuovi interventi per i lavori della tramvia sono successivi al dicembre 2004, data della posa della prima pietra del ponte sull'Arno, mentre l'interruzione della corsia nord, con successiva messa in sicurezza provvisoria, risale al dicembre 2013.
Le dichiarazioni dell'amministratore delegato della Gest Jean Luc Laugaa riferiscono fatti, non verificati dai giornalisti, che vogliono indurre a due conclusioni:
a.     La vetustà dei muri ha provocato il cedimento. Nell'articolo di sabato viene riportata questa affermazione dell' A.D. "Quella parete è vecchissima" come se si trattasse non di una tecnica costruttiva (il c.a.) inaugurata da un secolo, ma addirittura di un manufatto di archeologia. Ciò, secondo noi, per ricondurre il tutto in un'area temporale per la quale decadrebbero in prescrizione eventuali responsabilità penali e civili. 
b.    Non esistono possibili cause più recenti e non c'è necessità di indagarle. Se i muri dell'originario sottopasso hanno retto senza problemi per oltre 30 anni, e i cedimenti si sono manifestati solo dopo la realizzazione delle importanti modifiche effettuate recentemente per la realizzazione della Tramvia, fra le ipotesi da considerare per capire le cause dei cedimenti c'è sicuramente quella degli ultimi lavori realizzati e dei quali sicuramente l'amministrazione comunale dovrebbe possedere la documentazione.

Poiché questo quadro e queste considerazioni le avevamo già formulate due anni fa in occasione del primo cedimento, senza ricevere risposta alcuna. per quanto sopra detto, riaffermiamo quanto segue:

1.    Non possiamo assolutamente accettare la proposta avanzata nella sua lettera dall'A.D. di Gest ("Prima di litigare sui soldi facciamo quello che deve essere fatto. Perché la prima cosa è rifare il sottopassaggio") perché i soldi a cui si allude sono nostri e non certo di Gest. La società infatti non si riferisce alla spesa del rifacimento del sottopasso, che come risulta già dagli impegni di spesa è a carico dell'amministrazione comunale, ma ai mancati introiti derivanti dalla chiusura di questo tratto della tramvia e dai costi maggiori per il servizio alternativo di navette per la fase dei lavori che in modo estremamente ottimistico si prevede di due mesi. 
2.    I lavori previsti per il rifacimento del sottopasso ammontano ad una spesa di 800.000 euro a cui vanno aggiunti quelli già spesi due anni fa per la sicurezza del muro lato nord e quelli già stanziati per il suo rifacimento.  Poiché la spesa di denaro pubblico per la realizzazione della linea 1 della tramvia ha portato quasi alla triplicazione del costo iniziale grazie ad oltre quaranta varianti in corso d'opera, e senza che molte opere accessorie siano state realizzate (si pensi solo alla vergognosa mancata sistemazione del tratto fra P.za V. Veneto e P.za P. Uccello) chiediamo con forza che prima di passare alla fase attuativa dei lavori che Gest ritiene urgente fare, il Sindaco debba rispondere a queste domande:
a.     Sulla base della documentazione di progetto per la realizzazione del Sottopasso della linea 1: chi ha  autorizzato e periziato la fattibilità della soluzione poi realizzata di sotto attraversamento della linea 1 della tramvia nello snodo V.le Talenti?
b.     Chi ha verificato che le opere di così rilevante modificazione e manomissione del sottopasso esistente siano state eseguite a regola d'arte?
c.      Perché nel corso di quei lavori non si è accertato l'ammaloramento dei muri di contenimento e non si sono fatte tutte le indagini indispensabili e di legge di tipo idrogeologico per capire la fattibilità della nuova soluzione?
d.     Se invece si è in quell'occasione accertato (e si dica con quale atto) l'ammaloramento dei muri perché non si è fatto allora un intervento che doveva precedere l'altro e che, se fatto allora, avrebbe prodotto minori impegni di spesa e minori disagi per la popolazione?
e.      Chi ha sottoscritto il collaudo dell'infrastruttura e ne ha attestato le condizioni statiche e di durabilità?
f.       Perché ancora oggi malgrado la nostra denuncia di due anni fa non si è nominata una commissione di periti qualificati e terzi che valutassero la possibile relazione fra lavori effettuati dal soggetto appaltatore della linea 1 e i recenti cedimenti del sottopasso?

In attesa di risposta diffidiamo, chiedendo appoggio da tutti i cittadini di buona volontà e dalle associazioni che hanno a cuore la nostra città, l'Amministrazione Comunale a mettere in atto qualsiasi intervento esecutivo in merito al sottopasso e la invitiamo a interrompere una volta per tutte la pratica della "navigazione a vista" che ormai da qualche decennio ha preso il posto di una prassi basata sulla cultura e sulla pratica del progetto.


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