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sabato 28 maggio 2016

Grosso guaio a Renzitown

CITTADINI AREA FIORENTINA

GROSSO GUAIO A

RENZITOWN
Le dichiarazioni del sindaco di Firenze Dario Nardella circa l'errore umano e le accuse rivolte alla società Publiacqua per il crollo del Lungarno Torrigiani, risultano legittime ma incomplete, visto che, oltre alle responsabilità individuali, in corso di accertamento anche da parte della Magistratura, esistono in questo caso responsabilità di sistema.
Il sistema è quello della gestione privatizzata di un servizio fondamentale come l'erogazione dell'acqua a buona parte della Toscana, sotto accusa, soprattutto dopo il risultato positivo del Referendum per la pubblicizzazione dei servizi idrici, per la sua inefficienza e per essere in mano a finanzieri e mediocre personale politico in transito. Un organismo che punta sugli utili accantonati, sui fondi di investimento e sulla remunerazione del capitale privato, oltre che su costose campagne pubblicitarie. Di questo sistema Nardella è stato interprete convinto e fedele fin da quando la società contribuiva a finanziare la campagna elettorale di Matteo Renzi a sindaco di Firenze.
L'inefficienza di Publiacqua si intreccia al declino delle ditte private nel campo dell'edilizia e delle infrastrutture, con affidamenti al ribasso ad intermediari che subappaltano a prezzi fuori mercato, producendo alla fine costi lievitati e risultati di pessima qualità (vedi sottopasso tranvia Linea 1 in Viale Talenti).
Da tutto ciò è vittima soprattutto la città d'arte e la sua area Unesco, sempre più avvilita da un'economia parassitaria e di spoliazione, invece che valorizzata da manutenzione costante e programmata e da un lavoro di qualità. Attitudini queste incomprensibili per politici quotidianamente impegnati nel Truman Show del Rinascimento, irrispettoso dell'identità di Firenze e delle necessità dei suoi cittadini, come ha ben messo in luce Tomaso Montanari nell'articolo su La Repubblica di giovedì scorso. http://www.eddyburg.it/2016/05/un-paese-dai-piedi-dargilla.html
Di questa manutenzione e continuo adeguamento hanno prioritariamente bisogno gli impianti e le infrastrutture sotterranee, come le reti idriche, le fognature, gli impianti elettrici e del gas. Per quanto riguarda Publiacqua invece sembra che non sapesse nemmeno cosa ci fosse sotto i nostri piedi. La necessità di predisporre una mappa dei sottoservizi, evidenziata fin dal Piano del '93, sembra non far parte delle priorità delle ultime amministrazioni, come dimostra eloquentemente questa catastrofe.
Stando all'intervista rilasciata il 25 maggio al Fatto Quotidiano da Ignazio Becchi, professore emerito di costruzioni idrauliche all'Università di Firenze, la questione è però anche più ampia. http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/05/25/firenze.
Crolli analoghi a quello del Lung. Torrigiani si verificano a Firenze ogni due anni. Queste emergenze non sono causate soltanto dalla vetustà dei tubi. Ma anche, secondo Becchi, da un vecchio errore degli amministratori locali: "non avere … un sistema di distribuzione urbana con serbatoi di carico ma … affidare tutto a sistemi di pompaggio controllato certo più economici ma molto critici sotto il profilo dei rischi", un sistema telemetrico basato sulla domanda nel quale il lavorio delle pompe "aumenta i cicli di onde di pressione che vanno avanti e indietro lungo la condotta", stressando tubi vecchi di almeno 40 anni.
Al tempo stesso, con il 36% di perdite d'acqua sulla rete fiorentina, non è neanche escluso che il terreno in quel punto critico fosse da tempo infiltrato.
Noi non pensiamo insomma che una voragine come quella di Lungarno Torrigiani sia soltanto il risultato di una notte di errori, e occorrerà un monitoraggio della stabilità di analoghi punti critici lungo tutto il corso urbano dell'Arno per celebrare con un minimo di dignità i 70 anni dall'alluvione del 1966.
Intanto, mentre chiediamo le immediate dimissioni del presidente di Publiacqua Filippo Vannoni, al Sindaco Nardella, che assieme ad altri sindaci toscani è azionista di maggioranza di quella S.p.a. rivolgiamo alcune domande:
. visto che il 60% degli utili di Publiacqua è andato ai comuni,       
perché non esercita la sua funzione di responsabile della salute e della       
sicurezza dei cittadini di Firenze e ci illustra in modo chiaro e sintetico,       
come le ultime amministrazioni comunali hanno impiegato la propria quota       
di ricavi ?       
. quante di queste risorse sono andate al monitoraggio, manutenzione e       
rinnovamento della rete idrica e fognaria del comune di Firenze ?

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