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martedì 28 giugno 2016

Il "diritto" di Carrai

CITTADINI AREA FIORENTINA

IL "DIRITTO"

DI CARRAI
Il 'rendering' del previsto inceneritore di Case Passerini
e la nuova pista nel contesto della Piana secondo
il Master Plan di Toscana Aeroporti
Marco Carrai, eminenza grigia* del governo Renzi, intervenendo giorni fa in punta di "diritto" nella campagna elettorale per il Comune di Sesto F.no sull'edizione fiorentina di Repubblica, ha dichiarato che i cittadini hanno il diritto-dovere di dare un impulso decisivo alle scelte infrastrutturali, purché future. Laddove quelle passate (per lui indiscutibili) sarebbero l'inceneritore di Case Passerini e la nuova pista che vuole Toscana Aeroporti S.p.A di cui lui stesso è Presidente.
Senza certezza del diritto, diceva Carrai, i capitali fuggono e con essi il lavoro. "Istigare il dubbio verso un processo autorizzativo durato anni [e] … istigare il dubbio che questo porti al male della salute dei cittadini è non credere allo Stato e alla sua capacità di controllo".
L'intervento rispondeva alla domanda che il 12 giugno su quello stesso quotidiano poneva Tomaso Montanari, riguardo alle vertenze in corso nella Piana: può una comunità cambiare il suo destino ?
E più in generale: può tornare ad essere vigente il secondo comma dell'art. 1 della Costituzione laddove si dice che "La sovranità appartiene al popolo" ?
Oppure dobbiamo scrivere che "La sovranità è definitivamente passata al mercato"?
Riguardo all'applicazione delle norme e al rispetto delle procedure democratiche esse sono già state compromesse nel corso dei processi autorizzativi. Basti considerare quanto detto da Alberto Bencistà, ex Sindaco PD di Greve in Chianti, nel dibattito organizzato a Sesto dalle "Mamme no inceneritore" la sera del 15 giugno: su decisioni politiche come queste non è mai esistito il libero arbitrio di sindaci sempre a caccia di compensi economici per le casse comunali. Chi come lui si era opposto (con un successo locale) ai piani per l'incenerimento in Toscana si è trovato solo contro tutti all'interno del partito di maggioranza.
Se al diritto-dovere della partecipazione i cittadini e la 'comunità' della Piana hanno fortemente contribuito attuando una preziosa divulgazione scientifica sull'emergenza sanitaria di quel contesto, in particolare nel corso di processi partecipativi connessi con l'approvazione del PIT regionale o promossi da alcuni Sindaci, non altrettanto può dirsi per Toscana Aeroporti, sistematicamente sottrattasi a qualsiasi confronto su un Master Plan illegittimo, controverso e tuttora all'esame del Ministero dell'Ambiente.
Quanto all'occupazione, chi minimizza la grave emergenza ambientale della Piana lo fa in nome dell'economia del lusso e della moda che tende per sua natura ad assoggettare ad un unico modello l'ambiente, la comunità, la cultura. "La città ne sia all'altezza" dichiara sullo stesso numero di Repubblica l' a.d. di Pitti Immagine Raffaello Napoleone.
Un'economia circolare ad alto indice di occupazione, come quella del riciclo virtuoso dei rifiuti, basata su partecipazione e consapevolezza dei cittadini, come nel caso di città mondiali (es. S. Francisco), di grandi città italiane (es. Milano e Genova) e di città piccole e medie (es. Parma e Lubiana) confligge con quel modello perché diminuisce la dipendenza dei territori dall'economia globale (abbattendo il rifiuto residuo che alimenta gli inceneritori).
La certezza del diritto in casi come quello della Piana non può che basarsi su decisioni prese sì da organi collegiali e Sindaci eletti, ma con l'appoggio convinto di un'intera comunità, e quella della Piana si è già espressa a maggioranza per il NO all'inceneritore e il NO all'ampliamento dell'aeroporto.
I risultati delle elezioni comunali a Sesto Fiorentino ci dicono che anche il nuovo Sindaco seguirà questa linea.
In merito poi alla "certezza del diritto" evocata da Carrai vorremmo ricordare che per una sua vera attuazione occorrono anche alcuni requisiti importanti da lui dimenticati:
  1. La chiarezza e semplicità delle norme.
  2. La trasparenza degli atti di chi governa.
  3. L'assenza di conflitti di interesse per chi governa.



* Con l'espressione eminenza grigia si indica una personalità molto influente ma poco visibile, che consiglia e aiuta altre persone, investite ufficialmente di un potere, a prendere decisioni o, addirittura, trama nell'ombra del potere.


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